Tra carenza di servizi e poca informazione. La sfida di H-Anno Zero
3 Aprile 2023Chi vive e soprattutto opera in un territorio vasto e variegato come quello dell’XI Municipio si trova di fronte a un panorama che offre tutta la complessità di una città estesa come Roma. E di certo lo sa benela cooperativa sociale H-Anno Zero che proprio nella zona più periferica di quel Municipio ha la sua sede e offre i propri servizi. Per questo, lo sportello della #portaaccanto, nato al suo interno, è soprattutto un luogo che funge da orientamento e guida per rispondere a bisogni nuovi ed emergenti, bisogni enormemente cambiati in seguito alla pandemia.
Tra mancanza di servizi e poca conoscenza
“Quello che abbiamo constatato in questi anni è che c’è una richiesta specifica di creazione di servizi, in aree come questa che rimangono scoperte, non solo… c’è soprattutto una scarsa conoscenza dei servizi a disposizione del cittadino e questo porta ad una forma di sfiducia nei confronti delle istituzioni e una successiva chiusura e abbandono ad una condizione di rassegnazione…” A sostenerlo Martina di Ninno, operatrice dello sportello della porta accanto e Rossella Iulianello, assistente sociale che segue il progetto.
“ A volte – continuano nella loro riflessione – è come se mancasse lo stimolo a chiedere aiuto, e allora ci siamo chiesti se non fosse il caso di andare a intercettarle queste richieste, magari organizzando degli sportelli itineranti che si muovono sul territorio e fanno sentire una vicinanza…”
Grazie ad un’attività di pubblicizzazione sul territorio ( distribuzione di volantini in punti di interesse specifico) e alla rete di utenti della cooperativa stessa, lo sportello è già diventato un punto di riferimento per tante persone in difficoltà, orientandole su quelle che sono le opportunità e il supporto offerto dai servizi territoriali. “Quello che ormai abbiamo capito è che la gente ha bisogno di un volto amico, qualcuno di cui fidarsi e con cui stabilire un legame stabile.”
Un punto di riferimento sul territorio
Questo è quanto accaduto per esempio con la signora Maria ( nome di fantasia). “ Un giorno – raccontano- si presenta presso la sede della Cooperativa con in mano la brochure dei nostri servizi, chiedendo aiuto: ci racconta di una vita difficile, di gravi difficoltà economiche e di sorprese spiacevoli che la vita le ha riservato. Maria vive con un fratello che da poco ha scoperto di avere una malattia che lo sta rendendo gravemente ipovedente, e lo ha costretto a rinunciare al lavoro. Allora si rimbocca le maniche e trova un lavoro a sua volta, ma dopo poco scopre che anche lei è malata.
Da qui le cose sembrano precipitare in maniera drammatica: l’ospedale in cui è seguita si trova dall’altra parte della città e la costringe a viaggi estenuanti sui mezzi pubblici e come se non bastasse la situazione economica è seriamente peggiorata, riesce appena a pagare l’affitto. Arriva da noi con tutto questo già alle spalle e una grande forza d’animo… ci attiviamo subito per metterla in contatto con i servizi sociali municipali, per farle ricevere pacchi alimentari erogati dalla protezione civile, e per ricevere il contributo economico (delibera consiglio comunale n.154/97). Successivamente le proponiamo di fare richiesta anche per il servizio di trasporto individuale che le avrebbe permesso di raggiungere l’ospedale ed effettuare le terapie con meno fatica. Pratica burocratica lunga ed impegnativa, tanta documentazione da produrre, ma lei accetta e noi la supportiamo e alla fine ottiene anche questo aiuto.
Oggi Maria non vive più una situazione di salute critica, vorrebbe tornare a lavorare, ma ancora non può farlo… continuiamo però ad essere il suo punto di riferimento e, capita anche che ci venga a trovare anche solo per un saluto. E questa è la cosa più preziosa che vogliamo conservare, la capacità di costruire e mantenere relazioni!”
Sentirsi parte di una comunità
L’isolamento degli ultimi anni ha infatti reso nuovamente impellente la necessità di sentirsi parte di una comunità, attiva e integrata, ed ecco allora che lo sportello è anche il luogo in cui, oltre a cercare delle risposte, si forniscono suggerimenti o si propongono soluzioni. “ Non sempre – dice Martina- io ho la risposta giusta alle necessità che mi vengono presentate, per questo sono fondamentali i consigli di chi un problema lo ha affrontato in maniera diretta e lo ha risolto… e per fortuna ormai capita sempre più frequentemente che persone che ci conoscono ci suggeriscano risorse presenti sul territorio di cui non avevamo conoscenza.”
“ E questo – aggiunge Rossella – ci consente di estendere e integrare sempre di più la nostra rete per offrire una risposta integrata.”
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Lo sportello informativo di H-Anno Zero si trova in Via Agostino Magliani 22 -28. Aperto il martedì e giovedì dalle 09.00 alle 13.00.
Per info tel. 3248224199 – mail: sportelloinfohannozero@gmail.com