Innovainrete * torna in presidio in Campidoglio
18 Luglio 2024“Dopo l’impegno straordinario della Regione Gualtieri faccia la sua parte”
Roma, 18 luglio 2024 – Il Comune di Roma si appresta a approvare un assestamento di bilancio in cui non c’è alcun segnale di attenzione per gli operatori delle cooperative sociali. I tagli del Governo alla spesa corrente dei Comuni sono una doccia fredda sulle prospettive di rafforzamento delle infrastrutture sociali delle nostre città, ma non possono essere scaricati sulle spalle delle cooperative sociali che già hanno sostenuto con proprie risorse la prima tranche del giusto adeguamento dei compensi degli operatori.
Innovainrete*, che coordina 11 cooperative romane presenti in tutti i Municipi della Capitale, invita cooperative, associazioni, operatori, utenti, torna per questo oggi 18 luglio dalle ore 9.30 in Campidoglio con la campagna: “Se io mi fermo, si ferma Roma”.
Le sole organizzazioni di Innovainrete intervengono direttamente sui bisogni di circa 8 mila persone con benefici potenziali per circa 24mila famiglie, con oltre 2.700 mila lavoratrici e lavoratori e circa 500 volontarie e volontari attivi nei diversi settori. Sono oltre 25.000 gli operatori a Roma interessati da questa situazione.
Dopo il contributo straordinario sul quale le organizzazioni hanno raccolto l’impegno dell’assessore regionale Massimiliano Maselli, è la volta della Giunta Gualtieri di fare la propria parte con un segnale di attenzione concreta nell’assestamento di Bilancio che l’Assemblea Capitolina si troverà a esaminare a breve.
E’ per questo che, in corrispondenza della seduta dell’Assemblea Capitolina, Innovainrete scende di nuovo in piazza con le centrali cooperative e il Forum del Terzo settore con la propria campagna “Se io mi fermo, si ferma Roma”, con la quale presenta i volti di veri operatrici e operatori, il cui lavoro non è adeguatamente valorizzato dalla parte delle Istituzioni responsabili dei servizi nei quali operano.
L’obiettivo dell’iniziativa virale, aperta all’adesione delle parti sociali, dell’associazionismo e di tutte le realtà interessate e solidali, è dar loro un volto e le parole giuste per chiedere al Comune di Roma e alla Regione Lazio di fare la propria parte: “Senza l’adeguamento delle tariffe da Comune e Regione saremo costrette allo stop”.
Per interviste: Elisa Paris +39 348 370 5667 Stefano Cignitti: +39 3471801193